BASTA GUERRA IN EUROPA Appello all'Azione Civica in Europa e oltre

Per un'altra Europa è possibile, altroeurope.org, Febbraio 12,2022

In risposta alla crescente minaccia di una nuova guerra in Ucraina si sta formando un movimento internazionale per la pace ei diritti umani. In collaborazione con european Alternatives e quella con sede a Washington Politica estera in primo piano siamo lieti di ospitare questo appello internazionale per recuperare lo spirito del accordi di Helsinki.

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Niente più guerra in Europa
Un appello per l'azione civica in Europa e oltre

Un'altra guerra in Europa non sembra più né improbabile né improbabile. Per alcune persone del continente è già una realtà in Ucraina, in Georgia, nel Nagorno Karabakh e al confine turco-siriano. Così sono gli accumuli militari e le minacce di una guerra su vasta scala.

L'architettura di sicurezza europea, istituita dopo la seconda guerra mondiale e poi negli accordi di Helsinki, si è rivelata superata e sta affrontando la sua sfida più seria da decenni.

Noi, attivisti civici degli Stati firmatari della Convenzione Europea sui Diritti Umani, membri del Consiglio d'Europa o partecipanti all'OSCE, prendiamo atto dell'urgente necessità di prevenire la guerra in Europa.

Crediamo che il legame tra pace, progresso e diritti umani sia inestricabile. Una società civile forte e libera, uno stato di diritto e garanzie reali per la protezione dei diritti umani sono elementi chiave di una sicurezza globale all'interno dell'Europa più ampia, tuttavia la soppressione coordinata e mirata delle istituzioni della società civile in un certo numero di paesi come tema è emarginata dalla margini delle relazioni internazionali. Il contagio autoritario, come si è visto in Russia, Turchia, Bielorussia, Azerbaigian, Polonia, Ungheria e nei fenomeni Brexit e Trump, è associato a conflitti internazionali, ingiustizie sociali, discriminazioni e divisioni. È una minaccia tanto pericolosa quanto la pandemia di COVID-19 o il cambiamento climatico.

Siamo convinti che queste sfide comuni debbano essere affrontate attraverso il dialogo internazionale di cui la società civile è parte integrante. Tale dialogo internazionale dovrebbe comprendere tre pilastri chiave che hanno definito gli accordi di Helsinki: (1) sicurezza, disarmo e integrità territoriale; (2) cooperazione economica, sociale, sanitaria e ambientale; (3) diritti umani e stato di diritto.

Chiediamo alla buona volontà degli Stati di portare avanti tale dialogo e sottolineiamo il nostro impegno ad assistere tali sforzi.

Crediamo che un movimento civico internazionale congiunto con una posizione contro la guerra e a favore dei diritti umani sia una necessità e ci impegniamo a portarne avanti la formazione in tutta Europa.

Per favore unisciti a noi!

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