Gli scioperi americani Drone hanno perso 432% da quando Trump ha preso l'ufficio

Di Carey Wedler, Resistenza popolare.

Quando era in carica, l'ex presidente Barack Obama si è guadagnato l'ira degli attivisti contro la guerra per la sua espansione delle guerre dei droni di Bush. Il capo di stato del Nobel per la pace ha ordinato dieci volte più attacchi di droni rispetto al precedente presidente, e stima che alla fine della presidenza di Obama ha mostrato che 49 delle vittime di 50 erano civili. In 2015, è stato riferito che fino al 90% di vittime di droni non erano gli obiettivi previsti.

L'attuale presidente Donald Trump ha fatto una campagna per una politica estera meno interventista, sostenendo di essere contraria alla costruzione della nazione e alle invasioni sbagliate. Ma a meno di due mesi dalla sua presidenza, Trump ha ampliato gli attacchi dei droni che hanno afflitto la presidenza "pacifica" di Obama.

Secondo un'analisi di Micah Zenko, analista del Council on Foreign Relations, Trump ha aumentato notevolmente gli attacchi dei droni statunitensi da quando è entrato in carica. Zenko, che ha riportato all'inizio dell'anno sulle bombe 26,000 che Obama ha lasciato in 2016, ha riassunto l'aumento:

"Durante i due mandati del Presidente Obama in carica, ha approvato 542 attacchi mirati nei giorni 2,920, uno ogni 5.4 giorni. Dalla sua inaugurazione fino ad oggi, il Presidente Trump aveva approvato almeno 36 droni o raid in giorni 45, uno ogni 1.25 giorni. "

Questo è un aumento della percentuale di 432.

Mette in evidenza alcuni degli attacchi:

"Questi includono tre attacchi di droni in Yemen a gennaio 20, 21 e 22; il raid XALUMX Navy SEAL di gennaio in Yemen; uno sciopero segnalato in Pakistan su 28 di marzo; più di trenta scioperi in Yemen a marzo 1 e 2; e almeno un altro su March 3. "

L'amministrazione Trump ha fornito poco riconoscimento del costo umano che questi attacchi stanno prendendo. Come ha notato il giornalista Glenn Greenwald nell'Intercept, l'amministrazione Trump ha rapidamente spazzato via le recenti vittime civili a favore di onorare la vita di un singolo soldato americano morto durante uno dei raid dello Yemen pochi giorni dopo l'insediamento di Trump:

"Il raid in Yemen che costò ad Owens la sua vita ha anche ucciso 30 altre persone, tra cui" molti civili ", di cui almeno nove erano bambini. Nessuno di loro è stato menzionato da Trump nel discorso di ieri sera, men che meno onorato dagli applausi e dalla presenza di parenti in lutto. Questo perché erano yemeniti, non americani; quindi, le loro morti e vite devono essere ignorate (l'unica eccezione è stata qualche menzione mediatica fugace della figlia di Xnumx di Anwar al-Awlaki, ma solo perché era una cittadina statunitense e per l'ironia che Obama ha ucciso il suo fratello americano 8-anno con uno sciopero di droni). "

Greenwald nota che questo è tipico non solo di Trump, ma della macchina da guerra americana in generale:

"Ci fissiamo sugli americani uccisi, imparando i loro nomi e storie di vita e la condizione dei loro coniugi e genitori, ma ignorate con fermezza le persone innocenti uccise dal governo degli Stati Uniti, i cui numeri sono sempre molto maggiori".

Sebbene alcuni sostenitori di Trump cantassero le sue lodi come candidato alla pace prima di entrare in carica, il militarismo del presidente era evidente in molte occasioni. Ha apertamente sostenuto l'aumento delle dimensioni e della portata dei militari, una promessa che ora sta muovendo per mantenere. E come sottolinea Zenko, Trump era disonesto con la sua retorica contro l'interventismo:

"Ha affermato di essersi opposto alla guerra in Iraq di 2003 quando in realtà l'ha sostenuta e di essersi opposto all'intervento della 2011 in Libia quando in realtà lo ha fortemente appoggiato, anche con le truppe di terra statunitensi. Eppure, Trump ed i suoi fedelissimi hanno sempre sottinteso che sarebbe stato meno favorevole alle costose e sanguinose guerre straniere, specialmente se paragonato al presidente Obama, e per estensione, l'ex segretario di Stato Hillary Clinton ".

Mentre Trump continua a trascinare i suoi passi in politiche vecchie di decenni, ha criticato se stesso, riferendosi a come inviare truppe di terra in Siria [Nota dell'Editore: l'ha già fatto] - sta dimostrando di essere ancora un altro guerrafondaio che implementa politiche che generano creazione di più terroristi. Come Zenko conclude:

"Ora siamo nella nostra terza amministrazione post-9 / 11 perseguendo molte delle stesse politiche che non sono riuscite a ridurre significativamente il numero di combattenti estremisti jihadisti, o la loro attrattiva tra potenziali reclute o terroristi auto-diretti. La guerra globale al terrorismo rimane ampiamente indiscussa all'interno di Washington, indipendentemente da chi sia alla Casa Bianca. "