Di Palestine Museum US, 26 aprile 2024
Venezia, Italia e Woodbridge, CT, USA – 26 aprile 2024 – Palestine Museum US è orgoglioso di annunciare il lancio della mostra “Stranieri nella loro patria”. Questa mostra, con opere di 27 artisti, mira a far luce sulle lotte affrontate dal popolo palestinese sotto l'occupazione israeliana, il regime dell'apartheid e il genocidio in corso a Gaza.
Ospitata dal Centro Culturale Europeo presso la sede di Palazzo Mora, la mostra durerà fino al 24 novembre 2024. Faisal Saleh, curatore della mostra e direttore del museo, ha espresso gratitudine all'ECC per aver fornito una piattaforma affinché le voci palestinesi possano essere ascoltate tra i tentativi di tacerli e cancellarli in molti paesi e istituzioni occidentali.
Tra i punti salienti della mostra figura un potente pezzo acrilico su tela largo 3.8 metri di Samia Halaby intitolato “Massacre of the Innocents in Gaza”. Inoltre, un memoriale in onore di 2,500 civili di Gaza assassinati, i cui nomi scritti a mano e cuciti su una bandiera palestinese da 85 persone delle Highlands scozzesi, a cura di Jane Frere, costituisce un toccante tributo. Jane Frere è l'unica artista non palestinese presente nella mostra.
L’inclusione di artisti di Gaza, come Maisara Baroud con “I am Still Alive” e Mohammed Alhaj con “Diary of a Displaced Artist”, aggiunge una prospettiva unica. Le loro opere, costituite da un totale di 140 schizzi stampati in formato A4 su carta traslucida, sono appese davanti a una grande finestra per creare una tenda illuminata dalla luce naturale.
Ogni opera d’arte in mostra funge da toccante espressione di un aspetto distinto della lotta quotidiana palestinese, catturando l’essenza delle sfide, delle ingiustizie e della resilienza di un popolo che affronta la brutalità dell’occupazione, dell’apartheid e del genocidio. Attraverso vari mezzi e prospettive, queste opere scavano in profondità nel cuore di una nazione oppressa che affronta la cancellazione e l’espropriazione, ma rimanendo forte di fronte alle avversità. Insieme, queste opere si fondono per formare un profondo arazzo che incarna una “patria distrutta”, riecheggiando i sentimenti articolati nel breve film d’animazione dell’architetto e artista palestinese Nisreen Zahda. Attraverso la loro voce collettiva, queste opere d’arte fanno luce sugli strati sfaccettati dell’esperienza palestinese, invitando alla comprensione e alla riflessione.
"Detachment" di Ahed Izhiman mostra fino a che punto il Muro di Separazione sia diventato parte della vita di tutti al punto che una persona appena sposata potrebbe farsi fotografare ignara del muro dietro di loro.
Il massacro degli innocenti a Gaza di Samia Halaby commemora gli orrori e le atrocità commessi contro donne, bambini e altri civili nel genocidio israeliano in corso a Gaza.
Nel suo "A Tale of a Shredded Homeland", Nisreen Zahda, utilizzando l'animazione 3D, illustra come centinaia di insediamenti illegali, posti di blocco, telecamere di sorveglianza e altre restrizioni alla circolazione abbiano trasformato la Cisgiordania in una patria distrutta.
La mostra “Stranieri nella loro patria” funge da piattaforma cruciale per gli artisti per trasmettere le esperienze e le narrazioni profonde dei palestinesi di fronte alle avversità.
Informazioni sul Museo della Palestina negli Stati Uniti
Palestine Museum US è un'istituzione leader dedicata alla promozione dell'arte, della storia e della cultura palestinese. Istituito nel 2018, il museo si impegna ad amplificare la voce degli artisti palestinesi e a facilitare il dialogo sulle questioni palestinesi. Attraverso mostre, programmi educativi e sensibilizzazione della comunità, il Palestine Museum US mira ad aumentare la consapevolezza globale e promuovere una comprensione più profonda dell’esperienza palestinese.