Di David Swanson, World BEYOND War, 15 dicembre 2021
Il libro di Edward Tick, Tornare a casa in Vietnam, è composto da poesie belle e potenti. Ma non posso fare a meno di desiderare che non fossero necessari. Proprio come alcuni membri di Veterans For Peace parlano di onorare i veterani cessando di creare altri veterani, vorrei che potessimo onorare queste poesie eliminando la necessità - ed è chiaramente una necessità, non un desiderio - per chiunque di scrivere altro di loro. Altri tipi di poesia sarebbero i benvenuti!
Le poesie affrontano il tema dei veterani statunitensi che tornano in Vietnam per trovare la riconciliazione e, in molti casi, risolvere la loro angoscia mentale in un modo che decenni di terapia negli Stati Uniti non erano stati in grado di fare. Spero che le persone possano leggere queste poesie tenendo presente la necessità di impedire che qualcosa come la guerra nel sud-est asiatico venga commessa di nuovo e porre fine alla brutale punizione finanziaria dell'Afghanistan in questo momento che rispecchia ciò che il governo degli Stati Uniti ha fatto al Vietnam dopo aver smesso di bombardare e bruciando il posto. Forse qualcuno riconoscerà anche la necessità di delegazioni su larga scala di scuse, comprensione, riparazione e riconciliazione, prima o poi, in Iraq, Afghanistan, Pakistan, Siria, Yemen, Somalia e così via.
Ecco una delle poesie di Tick:
Ve: Il ritorno
In questo mondo caldo, umido e verde
Torno a vagare in mezzo
montagne scolpite nel tempo, pagode scolpite dal vento,
e innumerevoli volti le cui rughe sembrano
scolpiti dagli dei in maschere di fatica e gioia.
Questi sono stati i miei fari e le mie torri di preghiera
chiamandomi ancora e ancora
per sforzarmi gambe e polmoni,
salire più in alto che posso,
per cercare cosa c'è oltre questo cielo ardente
e sotto la nostra pelle rugosa.
Quest'anno il mio vagabondare sarà
sulle alture e alla base di queste montagne,
forse per intravedere in una brezza, in una peschiera,
negli occhi neri di un bambino o nel sorriso di un anziano,
in un randagio e umile fiore di campo,
ciò che tutto il mio sforzo non avrebbe mai potuto vedere.