La notte dei bulldozer

Di Nathaniel Smith, 4 marzo 2024

Scritto il 3/19/03

In una stanza con la pioggia sul tetto di legno
aspettiamo l'inizio delle riprese
non sono i nostri figli a portare le armi
né i nostri figli contro i quali si porteranno le armi

L'uomo che tiene il dito sul grilletto
questa sera aggiusta la mira dei suoi cannoni
sta affilando il bordo delle ali dei suoi bombardieri
mettendo in ginocchio i suoi amici nel palmo della mano

Altrove gente che tiene lontani i bulldozer dalle case
hanno avuto la certezza che erano al sicuro tranne che una donna
tra loro ieri in ginocchio è stato demolito
schiacciato sulla sabbia da un uomo con la mano sul volante

Sul nostro tetto sottile ruggiscono tuoni o aeroplani
la pioggia battente non ci fa sapere quale
potrebbero risuonare dalle mani degli dei
o dagli uomini che hanno le mani sulle bombe

Un paio di ragazzini grandi e grandi pavoneggiano gli stivali sulla sabbia
i loro giocattoli luccicanti brillano nel sole alto laggiù
più vicini l'uno all'altro per le vecchie strade si pavoneggiano
dove presto si incontreranno nella polvere dell'alba

Altri cercano di trattenere gli attentatori con i loro corpi
per scoprire se l'uomo con le braccia più grandi ha tra le mani
demolirà la sua in una valle scavata nella sabbia
accumulandone altri sugli altri demoliti lì prima

Attraverso il nostro tetto suonano le sirene della pioggia
la polizia insegue o le ambulanze corrono
le sirene lontane suoneranno acute e lunghe nella notte
delle ruspe la notte delle bombe

Gli uomini con i grandi giocattoli cavalcano una terra stanca
l'attimo si avvicina nella polvere della sabbia
si pavoneggiano lungo la strada principale del mondo
mani in bilico sulle fondine traboccanti

Aspettiamo che lavori, ruotiamo il quadrante
così la voce dell'uomo con le bombe nel cuore
non sovrasterà la musica degli archi
la voce della colomba in lutto nel giardino della sera

Perché i grandi che si pavoneggiano non vengono mai colpiti
dal fulmine di un dio per mano dei buoni
dalla lacerazione del loro cuore
prima che le loro armi possano parlare

Con le gocce di pioggia sui tetti delle strade
sulle onde dell'oceano
facciamo pace come possiamo
pace con le nostre menti

Non c’è altro da fare che aspettare
per l’omicidio che non ha ancora cominciato a finire
per il giorno dei pazienti restauratori delle mangiatoie dei bambini
per ritornare ancora una volta

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