Di Andrés Castro, Recensione di Rising PhoenixAgosto 2, 2024
Ci uccidiamo
più l'uno dell'altro
in Nord America:
l'anno in cui Abu Ghraib fece
notizie, trentamila
di noi autodistrutti;
in questa atmosfera densa di cannoni,
sedicimila
ha premuto un grilletto;
quattromila armati
gli omicidi si diffondono
valuta strana.
Quindi, com'è naturale arrivare
con pompa e circostanza
in una guerra al terrorismo:
rimediare all'uccisione di noi stessi
più di altri in questo
Sagoma del cavallo di Troia,
liquidando come tanti altri
possibile nel suo grande fantastico
ombra. Uccisione strategica
nella nobile legittima difesa,
per la libertà, per la democrazia
è sempre una scommessa sicura;
meglio questo intruglio aziendale
richiedono i suicidi delle nostre forze armate
adagiarsi dolcemente;
meglio, in questa denominazione delle parti,
Interrogatore speciale dell'esercito,
Alyssa Peterson, fatti etichettare come una vittima
di uno “scarico di armi non ostili”.
Chi ha bisogno di sapere che aveva confessato
la sua grossolana incapacità di smettere di provare sentimenti?
Andrés Castro, membro del PEN, è elencato nella directory dei poeti e degli scrittori e tiene un blog personale, The Practicing Poet. Il suo lavoro appare nelle antologie Off the Cuffs: Poetry by and About the Police e We Are Antifa, nonché nella Teacher Agency for Equity di Raquel Rios. Il suo lavoro è apparso di recente su Counterpunch, Montréal Serai, Kweli e New Verse News. Andrés sta attualmente lavorando a Militant Humanist, un progetto per poeti, scrittori, artisti e altri.