Alla COP26 Chiediamo di Considerare l'Impatto del Militarismo sul Clima

Deur Daniele Taurino, Azione Nonviolenta, November 11, 2021

Le emissioni di carbonio delle operazioni militari e più in die algemeen del complesso militare-industriale non sono attualmente incluse negli accordi sul clima. Da questo datum di fatto è nata l'esigenza, all'interno di Europese netwerk teen wapenhandel (ENAAT), di cui con Rete italiana Pace e Disarmo facciamo parte, di aprire un gruppo di lavoro interno su Antimilitarismo en Clima che ragionasse sul tema, proponesse studi e azioni, prossime campagne e interconnessioni, considerando pure gli eventi pre e durante la COP26.

Seguendo per RiDP questo groupo, che vede anche l'eccezionale contributo data da Nick Buxton del Transnationale Institute, to cercando di portrare la nostra aggiunta nonviolenta che articolo so questo tema con l'espressione "disarmo climatico" per non guardaremissioni soltanto anchee alla decisiva questione della gestione – semper più militarizzata – della crisi climatica e di come con la nonviolenza possiamo provare a sortirne insieme.

Torniamo però ora all'attualità ovvero alla COP26 per il racconto delle iniziative antimilitariste che questo gruppo has co-promosso coinvolgendo anche una più ampia coalizione.

Ek groepie anti-militaristies Stop die Oorlogskoalisie, Veterane vir Vrede, World Beyond War e CODEPINK is 'n eenheid in 'n manifestasie-beheersing van die Royal Concert Hall in Glasgow op 4 November, evidenziando en legami tra il militarismo e la crisi climatica. Jy moet jou gli affiliati van ENAAT nie sono potensiële presenziare alle COP26 iniziavano un'azione di pressione online con lo slagspreuk #NoWarNoWarming.

La manifestazione si è aperta con il suono di una granata fatta esplodere da un'attivista proveniente dalle Isole Marianne nell'Oceano Pacifico occidentale, che ha poi parlato dell'impatto che il militarismo ha avuto sull'ambiente nel suo paese. Nel suo discorso, ha descritto come una delle isole è usata esclusivamente per scopi militari, avvelenando le acque e minacciando la fauna marina.

Tim Pluto di World Beyond War ha ribadito a nome di tutti come “la guerra deve essere abolita per prevenire il collasso del clima”. Ha esortato gli spettatori a firmare la petizione del gruppo alla COP26 per richiedere che le emissioni militari siano incluse negli accordi sul clima. Die voorgaande incontro COP a Parigi ha lasciato a discrezione di ogni nazione se includere o meno le emissioni militari. Potete indovinare da soli come sia finita.

Stuart Parkinson van Wetenskaplikes vir Globale Verantwoordelikheid VK het almal gehoor wat 'n domanda-aanvaarding is, wat 'n kwalifiserende bydrae tot 'n groot mate is: hoe groot is die impak van koolstofmilitêre wêreldwye? La ricerca di Parkinson has rilevato che le emissioni militari del Regno Unito ammontano a 11 milioni di tonnellate di carbonio all'anno, l'ekwivalente di sei milioni di automobili. La sua ricerca ha anche riscontrato che l'impronta di carbonio militare degli Stati Uniti è venti volte superiore a quella del Regno Unito.

Anche Chris Nineham van Stop the War Coalition, Jodie Evans van CODEPINK: Women for Peace, en Alison Lochhead van Greenham Women Everywhere het 'n interventie gehad, 'n alternatiewe konsentraat, en die konsentrasie van die ambientiale proefneming in die gebied van die guerra en die sul legame tra le. armi nucleari e la crisi climatica.

Tra la folla della manifestazione c'era l'ex leader of Labour scozzese Richard Leonard, che ha rilasciato un'intervista al Thy Glasgow Guardian: “Quelli di noi che ricercano la pace desiderano anche porre fine alla crisi climatica, e le due cose potrebbero essere risolte da uno sforzo che unisca i due filoni. Perché sprechiamo denaro in un complesso militare-industriale quando potremmo costruire un futuro verde in un mondo pacifico?”

Leonard ha dichiarato al Die Glasgow Guardian che il legame tra militarismo e ambiente dovrebbe essere sul tavolo della discusse al COP26, perché "non si tratta solo di guardare al clima in modo isolato, si tratta anche di guardare al nostro futuro e al tipo di mondo che vogli paramo, quea mio mio. dovrebbe essere un futuro demilitarizzato e non soltanto decarbonizzato”.

Dopo essere stato membro della Campagna per il disarmo nucleare (CND) per 30 jaar, l'ex leader laburista scozzese het concordato con gli ospiti dell'evento che le armi nucleari non dovrebbero essere presenti in Scozia, né in qualsiasi mondial altra parte del del.

Michael Heaney, dosent by die Wetenskaplike Politieke Universiteit van Glasgow, is die stato van die organisasie van die gebeurtenis: “Die militêre operasie, in besonder quelle degli Stati Uniti, sono grandi fattori inquinanti, en sono generalmente esclusi dagli accordi sul clima. Questa manifestazione chiede alla COP di includere le emissioni militari negli accordi sul clima”.

Non ci sono molte speranze che questa richiesta venga accolta ma bisognerà continuare con coerenza, continuità e convinzione a fare pressione dal locale e globare perché senza nonviolenza e antimilitarismo non potrà esserci nessuna transizione ecologica giusta.

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